XXV Aprile Romagnese

XXV Aprile Romagnese

Là dove si combatte ogni giorno

Istantanee cinematografiche inedite di vita partigiana a Romagnese

Sabato 27 aprile, alle ore 17, presso la Sala Ex Cinema di Romagnese, in piazza Castello, sarà proiettato un filmato inedito di partigiani, girato a Romagnese (PV) tra il ‘44 e il ’45. Insieme a questo filmato saranno proposte alcune sequenze del film “Momenti e vita di lotta partigiana” di don Giuseppe Pollarolo.

La proiezione sarà accompagnata al pianoforte dalla musicista Roberta Mori e confronto con la comunità.

Interventi e approfondimenti: 

  • saluti istituzionali da parte del sindaco di Romagnese Manuel Achille
  • “Il fondo Bianco e il ritrovamento della pellicola” a cura di Giulia Carbonero e Giulio Pedretti (Archivio Superottimisti – Archivio regionale di Film di Famiglia)
  • “La ricerca storica sul filmato” a cura di Giulia Mazzarelli (Cineteca Sarda – Società Umanitaria di Cagliari)
  • “Don Pollarolo, sacerdote e regista tra i partigiani” a cura di Paola Olivetti e Micaela Veronesi dell’Archivio nazionale cinematografico della Resistenza di Torino
  • “La Resistenza nell’Oltrepò Pavese” a cura di Pierangelo Lombardi – Direttore dell’Istituto Pavese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea
  • “La lotta partigiana tra piacentino e Romagnese” a cura di Paolo Brega – vicepresidente provinciale e presidente della sezione Anpi di C. S. Giovanni

L’evento è organizzato dal Comune di Romagnese, dalla Società Umanitaria – Cineteca Sarda di Cagliari, dall’Archivio Superottimisti – Archivio regionale di Film di Famiglia, dall’ Archivio nazionale cinematografico della Resistenza, con la collaborazione dell’Istituto Pavese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea e dell’Anpi Piacenza.

L’ingresso è libero e gratuito.

Il ritrovamento:

La pellicola fa parte di un fondo filmico conferito nel 2018 dalla famiglia Bianco all’Archivio Superottimisti di Torino, nell’ambito del progetto di recupero e salvaguardia della memoria privata attraverso la raccolta di home movies, pellicole amatoriali in formato ridotto 8mm, 9,5mm, super8 e 16mm. Il filmato è risultato subito un unicum tra le pellicole della famiglia Bianco, in quanto contenente immagini di partigiani e non immagini familiari. La figlia del cineamatore Bianco – ormai deceduto – non sapeva spiegarsi la presenza di un filmato così dissimile dagli altri, di cui non era in grado di dare alcuna informazione. 

Nonostante, per ora, non si abbiano informazioni chiare che colleghino il cineamatore torinese alle vicende raccontate dalle immagini della bobina, è solo grazie alla sua lungimiranza e attenzione nel volerla  conservare per così tanti anni che la pellicola è arrivata all’Archivio Superottimisti e ha permesso la condivisione di questo emozionante frammento di memoria storica.

Il riconoscimento:

La collaborazione tra l’Archivio Superottimisti e la Cineteca Sarda intorno alla salvaguardia e alla valorizzazione del cinema di famiglia ha portato alla condivisione della pellicola, che è stata oggetto di ricerca storica da parte della Cineteca con l’obiettivo di individuare i luoghi in cui è stata girata e le persone che vi compaiono. Nel giro di alcune settimane è stato possibile riconoscere il paese in cui si svolsero le azioni riprese – Romagnese – e alcune figure di spicco della lotta partigiana tra piacentino e Oltrepò Pavese: Fausto Cossu, comandante della “Divisione Piacenza” e Giovanni Antoninetti, comandante della 6ª Brigata Giustizia e Libertà di stanza a Romagnese.

Il diario di don Picchi:

La ricerca storica sul filmato ha portato ad approfondire lo studio sulla lotta partigiana nel territorio di Romagnese, e a venire a conoscenza di un diario – tenuto dal parroco del paese tra il 1944 e il 1945 – che è stato custodito e pubblicato dal sig. Pietro Matti, nato e cresciuto a Romagnese, figlio di un partigiano.

La lettura del diario di don Picchi – cha ha trascritto con frequenza quasi quotidiana gli avvenimenti della lotta partigiana in paese – ha consentito di datare con precisione alcune sequenze del filmato, grazie alla corrispondenza degli appunti del parroco con le poche didascalie presenti tra le immagini: il 20 ottobre 1944, giorno in cui fece ritorno a Romagnese il camion con i partigiani che avevano partecipato all’assalto alla caserma di Sant’Angelo Lodigiano, e il 22 aprile 1945, in cui si incontrarono Fausto Cossu, Giovanni Antoninetti e alcuni paracadutisti inglesi. Le foto pubblicate nel diario dal sig. Matti hanno reso inoltre possibile dare un nome ad altri partigiani ripresi nel filmato: tra questi Pietro Crevani, che fu poi sindaco di Romagnese nel dopoguerra.

Don Pollarolo:

L’approfondimento della storia partigiana di Romagnese ha condotto subito alla figura del sacerdote torinese don Giuseppe Pollarolo, appassionato cineamatore, che si unì alla Resistenza nel 1944. Di qui la ricerca dei filmati di don Pollarolo, custoditi dall’Archivio cinematografico della Resistenza di Torino. Dal confronto con “Momenti di vita e di lotta partigiana” di Pollarolo è emerso che una sequenza del filmato del fondo Bianco è identica – benché speculare – a una del film del sacerdote. Un’altra sequenza riprende la medesima scena ripresa dall’altro filmato – la messa celebrata dal sacerdote – ma da un altro punto di vista. Ne consegue che il filmato del fondo Bianco potrebbe essere stato girato dallo stesso Pollarolo.

Le ipotesi:

Resta da chiarire in via definitiva la paternità del filmato Bianco, ovvero se sia stato girato da don Pollarolo e poi acquisito in qualche modo dal cineamatore Bianco, oppure se il cineamatore conoscesse il sacerdote e si fosse unito in qualche occasione ai partigiani di Romagnese effettuando riprese che poi ha in parte condiviso con Pollarolo.

L’evento

Dopo un primo sopralluogo a Romagnese e i primi contatti tra Comune e Cineteca Sarda, è subito scaturita l’idea di realizzare un evento pubblico di presentazione di questi materiali inediti alla comunità, una sorta di viaggio di ritorno a casa della bobina, che dopo 80 anni rivede la luce grazie alla digitalizzazione e viene proiettata per la prima volta nei luoghi in cui le immagini sono ambientate, “Là dove si combatte ogni giorno…” come recita uno dei cartelli del filmato. L’evento sarà quindi l’occasione per un confronto tra realtà archivistiche e storiche per riflettere sul cinema come fonte storica, sul lavoro degli archivi e sull’importanza di preservare e diffondere questo materiale, perché la memoria di quelle giornate non venga persa, soprattutto rispetto alle nuove generazioni. L’evento sarà inoltre un ulteriore elemento del  percorso di ricerca, un’occasione per poter raccogliere informazioni e, si spera, dare nomi a volti, situazioni, luoghi e completare gli ultimi tasselli di un mosaico il cui contenuto è visibile quasi completamente, ma ancora non comprensibile nella sua interezza.

Manuel Achille, sindaco di Romagnese: “Per la nostra comunità di Romagnese rappresenta un grande piacere e un grande onore poter ospitare questo evento, in un luogo come il nostro comune che è stato molto importante per la lotta di liberazione nel territorio pavese e piacentino con la presenza della 6ª Brigata Giustizia e Libertà.

Rivedere molti dei nostri compaesani nel filmato che verrà mostrato durante l’evento sarà sicuramente un momento emozionante per tutta la nostra popolazione, dal momento che la libertà di cui stiamo godendo oggi è grande merito di quelle persone che in quegli anni diedero la propria vita per garantire un futuro di pace per tutto il nostro Paese.   

Ringrazio veramente di cuore tutte le persone, le istituzioni e le associazioni che hanno permesso il ritrovamento di questo preziosissimo video e con le quali abbiamo collaborato per la programmazione di questo evento.”

Per ulteriori informazioni: 

cinetecasarda@umanitaria.it
superottimisti@gmail.com
info@ancr.to.it